3 Tattiche contro l’abbandono di animali

3 Tattiche contro l’abbandono di animali

Conseguenze e perché dell’abbandono degli animali

Nel 2018 sono stati 130mila gli animali abbandonati tra cani e gatti. 8 animali su 10 non sanno cavarsela senza il proprio padrone, e pensava che quello fosse amore. Prima di vedere cosa c’è dietro a questo gesto, ecco le conseguenze.

Le conseguenze del gesto

Abbandonare un animale non è solo un atto crudele verso il cane o il gatto. È un qualcosa che ha delle ricadute sociali su tutti.

Incidenti stradali

Una parte dei cani e dei gatti che sono stati abbandonati in tutti questi anni, è causa o vittima di incidenti stradali di varia entità. Non è così raro trovarsi in mezzo alla strada all’improvviso, mentre si è alla guida, un cane o un gatto disorientati che attraversano non consapevoli del pericolo per loro stessi e per gli umani.

Quando ci si accorge dell’animale il primo istinto è evitarlo. Un gesto che spesso porta a delle conseguenze terribili per l’autista e i possibili passeggeri.

Randagismo

Capita che gli animali vengano abbandonati perché hanno un carattere difficile. Durante la loro vita da randagi, diventano un problema per le vie del quartiere, della città o del paese perché attaccano con ferocia le persone che camminano in quelle strade.

Con molta probabilità i cani e i gatti abbandonati non sono stati sterilizzati. Riproducendosi, il numero di quelli senza padrone aumenta, alimentando il circolo vizioso.

Morte di stenti del cane e del gatto

Gli animali lasciati in balia di loro stessi, dopo aver vissuto per qualche tempo al sicuro, cercano di sopravvivere guidati dall’istinto. Non tutti riescono. Specie se malati o anziani. La prima causa della loro morte diventa il fatto di non trovare abbastanza cibo per alimentarsi.

Sanzioni e carcere

L’art. 727 del codice penale sostiene che chi abbandona il proprio animale o non si prende cura delle sue condizioni, è punibile con una multa dai 1.000€ ai 10.000€ e persino l’arresto.

Perché si abbandona il cane o il gatto?

Ci sono tanti perché dietro l’abbandono degli animali.

  • Il cane o il gatto vengono abbandonati perché non si hanno più le possibilità economiche per curarli in caso di malattia.
  • Il proprietario dell’animale è deceduto, ammalato in modo grave o è stato ricoverato presso una struttura in cui gli animali non sono ammessi, e nessuno se ne può occupare.
  • Si regala un cucciolo, in buona fede, ma non si tiene conto del fino a quando la persona che lo riceve, vuole o se ne può occupare.
  • L’arrivo di un figlio in una coppia, in alcuni casi, è un altra ragione per cui il cane o il gatto viene abbandonato. Non si ha il tempo materiale o le risorse di accudire entrambi.
  • C’è chi abbandona intere cucciolate perché non ha provveduto alla sterilizzazione della madre.
  • Chi persino abbandona il proprio cane da caccia perché non è più in forma come un tempo.
  • E poi, la classica giustificazione estiva, si abbandona l’animale perché non lo si vuole portare con sé in vacanza e non si sa a chi affidarlo.

3 Tattiche per evitare di abbandonare il cane e il gatto

Queste motivazioni il più delle volte sono tutte scuse. È vero la vita è imprevedibile e non sempre si può agire in tempo. Ma sono dei casi rari e per lo più comunque risolvibili, se lo si desidera.

Se hai davvero a cuore la salute e il benessere del tuo amico a quattro zampe che ti ha amato senza chiederti nulla in cambio, una soluzione per evitare l’abbandono e garantirgli affetto e una vita al sicuro si trova, per quanto sarà dolorosa la separazione.

1. Veterinario dell’Asl

Non tutti sono a conoscenza del fatto che il veterinario dell’asl, quindi del servizio sanitario pubblico, è una risorsa da utilizzare proprio come i medici per le persone che si affidano alle cure presso del SSN.

Con il veterinario dell’asl, se il tuo cane o il tuo gatto si ammala, potrai farlo curare con una spesa inferiore. Ricordalo se conosci qualcuno che ama il suo animale ma al momento è in difficoltà economica per affrontare le spese mediche private per una patologia momentanea, permanente o per la sterilizzazione.

Informati  presso la tua Asl di riferimento.

2. Strutture pubbliche

Prendiamo ad esempio il caso del padrone anziano che improvvisamente diventa non autosufficiente, dei neo genitori o che non riescono più a occuparsi del proprio animale domestico. In Italia esistono le strutture pubbliche come canili e gattili sicuri.

In questo caso l’animale sarà accudito, voluto bene. Di solito ogni provincia ha un elenco dei canili e gattili pubblici. Se hai problemi nel trovarli, chiedi informazioni alle associazioni territoriali o nazionali che si occupano dei diritti e della tutela degli animali.

Le strutture pubbliche possono essere una soluzione anche per non abbandonare le cucciolate inaspettate.

3. Strutture pet-friendly, dog-sitter, cat-sitter

Negli ultimi anni chi lavora nel settore del turismo ha capito che offrire un servizio in più per i clienti con animali era un vantaggio per tutti. Quindi, puoi organizzare una vacanza con il tuo cane o con il tuo gatto.

Ci sono tantissimi alberghi, b&b, agriturismi, hotel, campeggi che accettano e ospitano il tuo amico con la coda pelosa a prezzi davvero accessibili o gratis.

Se proprio non puoi portare il tuo animale con te perché magari devi viaggiare all’estero o per lui il viaggio è fonte di stress e malessere, se non hai nessun vicino di casa o parente magnanimo che se ne occupi, ci sono delle persone qualificate che si occuperanno del tuo cane o gatto per tutto il tempo con tanto amore: cat-sitter e dog-sitter.

Non ti piace questa soluzione? Ricordati dei canili e gattili. Alcuni offrono dei servizi temporanei adatti a queste situazioni.

E se l’animale abbandonato lo trovo io?

Ti potrebbe capitare di trovare un cane o un gatto abbandonati o che si sono smarriti. Stai attento e procedi con calma. In alcuni casi non sempre si riesce a prendere l’animale, portarlo al sicuro e consegnarlo a chi può occuparsene.

Tieni presente che potrebbe essere molto spaventato, spaesato, aggressivo, affamato e a volte ferito. Se noti che tende a ringhiare e a mettersi una posizione d’attacco, non avvicinarti.

Chiama i vigili del fuoco, la polizia locale, la guardia forestale, carabinieri o l’ente di protezione animali locale. Con tutta probabilità l’animale avrà il microchip e rintracciare il suo indirizzo sarà veloce.

Puoi provare a stabilire un contatto mettendo del cibo per terra e facendogli capire che hai dell’acqua e che non gli farai del male. A questo punto sta a te decidere come comportarti. Oltre a chiamare chi di dovere, una volta chiarito a chi appartiene o non appartiene il cane o il gatto, potresti offrirgli una casa. Fallo solo se sei certo di poterti prendere cura dell’animale senza ripensamenti o abbandoni.

Vicino a te avrai un peloso che ti sarà grato a vita. Ti donerà il suo amore e la sua presenza e sarà un’avventura da raccontare a tutti.

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