Gatti e acqua: è vero che la odiano?

Gatti e acqua: è vero che la odiano?

Le motivazioni dei gatti che non sopportano l’acqua

Hai presente quando dopo un temporale improvviso vedi un gatto attraversare la strada che a ogni passo scrolla le zampe con aria schifata?

Ecco proprio in quel momento, se osservi bene la sua espressione, capisci quanto il gatto odi l’acqua ed essere bagnato. Ed è inutile che insisti sul fatto che hai visto i video su youtube dei gattini che erano a mollo beati dentro un lavandino, sono eccezioni legate ad alcune razze specifiche.

Perché i gatti odiano l’acqua

Non è che la odiano.

È che non vanno d’accordo con un uso differente che non sia quello di dissetarsi. I gatti vennero addomesticati più di 9.500 anni fa in Medio Oriente dove fiumi, laghi e ruscelli erano assenti. Nel loro DNA non c’è un gene che gli fa vedere l’acqua come un’amica.

Oltre al fattore DNA, ci sono altri motivi per i quali i gatti e l’acqua si odiano:

Il pelo

A differenza del cane, il gatto non ha un mantello in qualche modo idrorepellente. Il gatto sotto un acquazzone si inzuppa.

Il pelo bagnato lo rende più pesante e gli fa sentire freddo. I gatti odiano non essere agili e sempre pronti a fuggire da un pericolo improvviso e non sentire caldo.

Hai mai visto un gatto all’ombra durante la primavera? Non mi pare.

Son un gatto pulito, io

L’acqua dà al gatto la sensazione di essere sporco. Un qualcosa di inaccettabile per un animale che può arrivare a dedicare quasi metà del suo tempo durante la giornata per farsi bello e tenersi in ordine.

Fattene una ragione, è un animale vanitoso.

Eau de chat

In più, il suo olfatto percepisce l’odore dell’acqua che potrebbe mascherare il suo. Il che è un altro tassello a sfavore dell’amore verso l’acqua.

Nel pelo del gatto ci sono i feromoni che il gatto utilizza per segnare il suo territorio e per comunicare con gli altri gatti. Hai presente quando si struscia sulle tue gambe? Ecco ti sta dicendo che sei di sua proprietà.

Mi ammalo

I gatti sono animali molto intelligenti e vispi. Sanno cosa mette a rischio la loro salute e ne stanno ben lontani.

Stare col pelo bagnato potrebbe provocargli un raffreddore o una patologia più seria dell’apparato respiratorio. Quindi, acqua? No, grazie.

Devo proprio lavare il gatto

Se ci sono dei casi in cui devi per forza lavare il gatto, ad esempio si è rotolato su di un qualcosa maleodorante, ha il manto appiccicoso e utilizzare dello shampoo secco o la spazzolatura del pelo è pressoché inutile, ecco come puoi fare.

Chi ha la fortuna di avere il proprio micio fin da quando è un cucciolo, può abituarlo in qualche modo all’acqua.

  • Accarezzalo con le dita o mani bagnate alternando i gesti alla spazzola
  • fagli conoscere il luogo dove gli andrai a fare il bagno tramite il gioco o con dei pezzi di snack a mo’ di briciole di Pollicino
  • non utilizzare più acqua del dovuto
  • utilizza prodotti adatti al suo pelo con un odore neutro
  • non spruzzargli il muso, occhi, orecchie e baffi
  • non avere fretta
  • appena l’hai risciacquato, avvolgilo in un asciugamano bello caldo
  • non bagnare mai un gatto contro la sua volontà

Premialo con delle crocchette o con una ciotola del suo cibo umido preferito subito dopo il bagno. Assocerà la sensazione positiva della pappa al bagnetto. In questo modo pian piano capirà che non ha nulla da temere.

In ogni caso, ricordati che è un animale pulito e non avrà bisogno di fare il bagno tutti i fine settimana.

Ultima soluzione:  se non riesci a levargli la sporcizia di dosso con il bagno, prova le salviette. Niente acqua e shampoo ma almeno sarà pulito.

Ti è mai capitato di fare un bagno al tuo gatto? Come hai fatto?

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