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Amico umano da gatto dico ti voglio bene così

Amico umano da gatto dico ti voglio bene così

I gesti del tuo gatto per dimostrarti il suo affetto

Secondo l’Eurispes il 38,7% delle famiglie italiane ha un gatto. Una parte di esse, come te, si sta chiedendo:”il mio gatto mi vuole bene o mi usa solo per avere un posto dove mangiare e dormire?

Il dubbio sorge perché dal gatto si aspettano le stesse dimostrazioni di affetto del cane che sono chiare e inequivocabili. Il felino ha un modo tutto suo di dimostrarti che ti vuole bene. È un qualcosa di unico tra te e lui. Tieni a mente che non tutti i gatti sono affettuosi allo stesso modo per via della razza di appartenenza, ma in ogni caso dimostrano di voler bene al proprio amico umano in vari modi.

Amico umano ti dico ti voglio bene così

Miagolio

Appena entri in cucina la mattina ti do il buongiorno miagolando. E tu lo sai che io non do il mio miagolio al primo che passa. Al massimo alla gatta bianca del 5° piano ma quello è un altro discorso, e alla mia mamma quando ero un cucciolo. Tra noi gatti ci capiamo in un altro modo. Con te umano cerco di parlarti con i miei miao, anche se non ci capiamo sempre. Se ci fai caso quando rientri a casa ti saluto con un miao di bentornato.

Coda alzata e struscio

Osservami appena rientri a casa o prima di uscire la mattina presto. Lo so che poco prima di uscire hai tante cose in mente e non stai li a notare se ho la coda alzata e miagolo. Eppure sappi che appena sento le chiavi nella porta, faccio un balzo e vengo trotterellando a salutarti. Ho la coda dritta e mi struscio sulle tue gambe. Il secondo gesto lo faccio per ricordarti che sei mio e per controllare che non mi abbia tradito con qualche altro gatto. Il mio odore con il tuo sono unici e io lo riconosco, non dimenticarlo.

Naso naso

Hai presente quando ti avvicini a me per accarezzarmi e facciamo naso naso come gli eschimesi? Ecco ti sto dicendo che ti voglio bene. Te lo dico anche quando ti lecco le dita, quando gioco con te e ti morsico piano senza farti male e quando mi metto a pancia in su per farmi fare i grattini.

Ti coccolo io

Un altro metodo che uso per dirti che mi stai simpatico e mi piace vivere con te è quando ti metti sul divano a guardare la tv e io mi accuccio sulle tue gambe o vicino a te e faccio le fusa. Oppure quando mi metto a fare la pasta con le mie zampe su te, e persino se ti seguo in bagno, o mangio dalle tue mani o ancora quando giochiamo insieme o ti lascio un topolino o una lucertola sulla soglia di casa.

Ti guardo

Noi gatti abbiamo un modo tutto nostro di mandare dei baci a voi umani: socchiudiamo gli occhi. Hai presente quando siamo rilassati sul nostro cuscino e ti guardiamo con occhi sornioni? Ti stiamo mandando dei baci.

Preoccupati quando…

Umano, preoccupati quando non faccio queste cose. Se un gatto si allontana, ti soffia, ti fa la cacca in giro per casa, rompe tutto quello che può e si gratta o lecca sempre nello stesso punto vuol dire che non sta bene. Qualcosa non va nel vostro rapporto, nella sua salute e nell’ambiente che lo circonda.

Forse stiamo attraversando un periodo molto pesante o sono appena arrivato a casa tua. Abbi pazienza con me. Un gioco, una cuccia dove posso stare tranquillo e un tiragraffi per farmi le unghie se non mi piace uscire fuori, la pappa e l’acqua fresca mi aiuteranno ad ambientarmi e a capire che di te mi posso fidare.

Non faccio gesti eclatanti come i cani. Sono un gatto, mi muovo con eleganza e discrezione, so ammaliarti solo guardandoti. Non ho bisogno di sbattere una coda gigante da tutte le parti e leccarti con tanta bava per dirti che ti adoro. Appena ci incontreremo e scatterà il giusto feeling ti vorrò bene per sempre.

Sai come leggere l’etichetta del cibo del cane e del gatto?

Sai come leggere l’etichetta del cibo del cane e del gatto?

Impara a leggere l’etichetta della pappa del cane e del gatto

Hai imparato a leggere l’etichetta e gli ingredienti del docciaschiuma o della crema corpo, quindi saper leggere l’etichetta del cibo che dai ogni giorno al cane o al gatto sarà una passeggiata. Devi sapere che spesso le marche meno conosciute perché non appaiono in spot pubblicitari della tv o radio, sono quelle più sane e adatte all’alimentazione dei tuo amici pelosi rispetto a quelle più sponsorizzate. Ricorda, se hai un cane e gatto che convivono non dare mai il cibo del gatto al cane perché gli fa male.

Come si legge l’etichetta del cibo per cane e gatto

Detto ciò ti dico che secondo il Regolamento Europeo 767/2009, l’etichetta dei mangimi per animali, quindi anche quella sulla confezione del cibo per cane e gatto, deve esserci:

  • la parola mangime
  • l’animale a cui è destinato
  • ingredienti
  • componenti analitici
  • tabella nutrizionale

Il mangime può essere:

completo: ha tutto ciò che serve per appagare l’apporto nutritivo dell’animale.
complementare: si usa in aggiunta al cibo che già riceve.

Gli ingredienti hanno un ordine

Gli ingredienti in etichetta sono posti in ordine di quantità. Quindi se trovi: carne di coniglio, riso, piselli la quantità della carne sarà maggiore rispetto agli altri ingredienti. E più carne e quindi proteine sono presenti, più alta sarà la qualità del cibo.

L’alimento che darai al gatto e al cane si divide in 3 gruppi rispetto all’acqua presente al loro interno: secco, semi umido e umido in base alla quantità di acqua che vi è all’interno delle crocchette, delle pappe semiumide e delle scatolette.

Scopri gli ingredienti

In ciascuno di questi preparati ci devono essere, nella giusta proporzione, tutte le sostanze di cui cane e gatto hanno bisogno ogni giorno, ovvero:

Proteine

Parti dal presupposto che il cane e il gatto sono carnivori per natura e si muovono spesso durante il giorno, hanno bisogno di mangiare più proteine per tenere in salute tutta la muscolatura, rispetto ad altre sostanze nutritive.

Non dimenticare che in natura esistono anche le proteine vegetali oltre a quelle animali. Tieni presente che in generale, un buon mangime ha un 26% di proteine al suo interno. E se leggi 20% di proteine vegetali va bene lo stesso. Stai comunque dando del cibo sano al tuo animale. Nel cibo per cuccioli potresti trovare dei valori fino al 28% perché da piccoli hanno bisogno di una quantità più alta.

Quindi la quantità di proteine varia in base alla fase di crescita in cui si trova il cane e il gatto. Per dargli quella esatta per la sua età confrontati con il veterinario. La carne o il pesce possono essere suddivisi in vari tipi:

Fresca: ci può essere carne di manzo, sgombro, coniglio che sarà cotto nel cibo umido e essiccato in quello che diventerà crocchetta. L’acqua presente sarà eliminata dalla cottura e il prodotto finale si ridurrà. In pratica sarà difficile trovare il 50% di carne al suo interno.

Disidrata: la quantità di carne o pesce indicata nell’etichetta è quella realmente presente perché l’acqua è assente dal principio della creazione del mangime. Questa è la soluzione più adatta per dar il tuo cane o il tuo gatto perché mangeranno davvero il giusto apporto proteico di cui hanno bisogno.

Farina: questo materiale è ottenuto dalle ossa. I derivati come zoccoli, piume non si utilizzano. Può essere anche derivata dal pesce e non solo da animali come pollo, cinghiale, tacchino e così via. A livello nutrizionale non dà le proteine che servono al tuo animale con la coda. Al massimo un po’ di calcio.

Assenza dicitura carne di: se sulla confezione leggi direttamente pollo, salmone quindi il nome dell’animale senza la dicitura non saprai quale parte dell’animale è stata utilizzata.

Gusto di, aroma di: la carne o il pesce è solo un vago ricordo. Infatti potrebbe essere inferiore al 5%.

Proteina di: anche qui la carne è un miraggio. C’è solo la proteina estrapolata dall’animale scritto sulla confezione.

Carboidrati

L’apparato digerente del cane e del gatto non è in grado di digerire i carboidrati in maniera corretta. Ecco perché è bene darglieli in dosi molto basse o a seconda del parere del veterinario visto che in alcuni casi si possono avere delle intolleranze o allergie alimentari. In più i cani e i gatti meno avvezzi al movimento potrebbero ingrassare prima o diventare obesi o sviluppare altre patologie correlate o avere dei fastidi intestinali che si potrebbero benissimo evitare.

La giusta quantità nel mangime si calcola in maniera semplice. Si sommano tutti i valori presenti nell’etichetta dei componenti analitici, più l’acqua che nel cibo secco è il 14% e si sottrae il valore 100. Ad esempio: proteina 26%, grassi grezzi 17%, ceneri 7%, fibra 5% +14 acqua = 69 – 100 = 31% di carboidrati. (valori utilizzati come esempio). La percentuale di carboidrati affinché un prodotto sia di qualità deve essere sotto il 30%. Ma non è raro, purtroppo, trovare degli alimenti con il 40%.

Grassi

I grassi che si possono trovare nella pappa degli animali sono di origine vegetale o animale. L’olio di mais (chiamato anche EFA) e di pesce contengono gli omega 3 e 6 che fanno bene al cuore, al colesterolo, alle articolazione e al pelo del tuo animale pelosone.

Fibre

Nell’etichetta potresti trovare barbabietola o piselli. Gli animali non hanno bisogno di tante fibre. Il gatto magari aumenta il suo fabbisogno nel periodo della muta per via delle palle di pelo pericolose per il suo intestino. Ma per questo esistono in commercio degli alimenti funzionali specifici.

Il cane sfrutta le fibre per aumentare il movimento intestinale se ha dei problemi con l’andare di corpo. Come per i carboidrati l’apparato digerente dell’animale non è strutturato in modo da sfruttare in altra maniera le fibre.

Additivi

Sono delle vitamine o oligoelementi utili per il benessere del cane e del gatto. Vengono aggiunti dopo poiché in fase di cottura la carne e il pesce ne perdono buona parte. Alcuni possono avere in più la vitamina E, la C o la A e persino la D3.

Componenti analitici

Tra i componenti analitici vi sono le ceneri. Alcuni umani, non si sa per quale motivo, pensano che sia la classica cenere che si forma dopo un falò. Niente di più sbagliato! Con ceneri si intendono i sali minerali. Meno ce ne sono e più il prodotto è digeribile e assimilabile dall’animale.

Acquistare del cibo di qualità per il tuo cane o il gatto significa compiere un atto d’amore verso di lui. Un prodotto che non lo nutre nel modo giusto a lungo andare lo farà stare male. Potrebbe sviluppare calcoli renali, intolleranze, problemi alla cute e al pelo, cistiti e problemi al fegato e stomaco. In più sarà un animale apatico che non avrà voglia di muoversi e questo influenzerà il suo tono dell’umore e quello muscolare.

Leggi con attenzione l’etichetta e la confezione del cibo umido e secco che acquisti per il tuo cane e per il tuo gatto senza farti incantare troppo dalle pubblicità famose. Se hai dei dubbi con i preparati presenti nell’ecommerce contattami e ti darò una mano a scegliere quello giusto.

Sai cosa fare se il cane mangia piante velenose?

Sai cosa fare se il cane mangia piante velenose?

Le piante velenose per il tuo cane e come comportarsi in caso di emergenza

Il cane è un animale molto curioso in ogni fase della sua vita e per istinto sa quali piante velenose evitare perché gli fanno male. Però al tempo stesso non è in grado di stabilire quale può causare solo un mal di pancia e quale invece potrebbe rivelarsi mortale. Ecco perché se mai vi doveste trovare nella situazione dove lui rischia un’intossicazione da piante o fiori è bene che tu sappia cosa fare.

Tieni d’occhio il cane

Da cucciolo e a volte persino da grande, potrebbe non badare all’istinto sopraffatto dalla curiosità. È probabile che si ritrovi a morsicare, assaggiare e ingoiare qualche pianta o fiore che rischia di fargli male. Ecco perché ora che la primavera è alle porte, le giornate si allungano e il sole si fa più tiepido e uscite insieme per fare un’escursione o una passeggiata in campagna, in collina o al parco è importante che tu lo tenga d’occhio e lo blocchi se tenta di assaggiare o ingerire qualcosa che non deve.

In natura ci sono piante più tossiche rispetto ad altre e il cane è talmente veloce che per lui è questione proprio di un attimo assaggiare una foglia, delle radici, dei semini o dei bulbi, e poi in pochi secondi o minuti stare malissimo.

Aiuto, il cane sta male! Cosa faccio?

Ecco alcuni dei sintomi e dei segni che puoi notare nel cane quando ha un’intossicazione da pianta tossica o velenosa:

  • bruciore delle mucose – tosse
  • vomito – diarrea
  • convulsioni – tremori – svenimenti – sbandamenti
  • pupille dilatate
  • secchezza fauci o ipersalivazione
  • apatia
  • insufficienza renale – cardiaca – respiratoria
  • morte

Non sono riportati in ordine di importanza.

Cosa faccio?

Lo so in quel caso saresti spaventato e impreparato ma:

  • appena noti che il cane ha qualcosa che non va mantieni la calma e contatta SUBITO il veterinario.
  • non tentare rimedi casalinghi come provare a farlo vomitare, dargli del latte o altre sostanze.
  • se hai capito quale tipo di fiore o pianta tossica o velenosa ha ingerito il cane, prendila e portala dal veterinario. Se l’hai riconosciuta e sei certo di quale pianta si tratti, diglielo quando lo senti al telefono.
  • fino a quando non senti/vedi il medico non dargli da mangiare né da bere.
  • se il cane ha l’erba o la pianta che ha mangiato nella bocca, toglila.

Il veterinario saprà cosa somministrare al tuo amico a quattro zampe per farlo stare meglio.

Le piante da evitare

Gli incidenti succedono purtroppo. Però tranquillo, spesso si risolvono con una lavanda gastrica e un grande spavento. L’importante è sapere quali sono le piante tossiche che non deve toccare come: aloe, azalea, begonia, giglio, oleandro, tulipano, tasso, begonia, azalea, anturium, belladonna, calle, cycas, edera. Se non le conosci chiedi a un esperto di aiutarti a riconoscerle o fai una ricerca veloce su wikipedia o su google immagini per associare al nome l’immagine. Saranno 5 minuti investiti nella salute del tuo cane.

Quindi se ricevi un mazzo di fiori per un San Valentino in ritardo o per il compleanno, assicurati di metterlo in un punto dove il cane non può arrivare o comunque lontano dalla sua cuccia.

Alcune di queste piante si trovano persino a casa tua. Altre nel giardino o in giro per la città o nelle zone verdi circostanti.

Consigli extra

Il cane ha il cuscino fuori in veranda o nel giardino? Mettilo vicino a delle piante innocue o in un punto dove non ci sono. Se noti che il suo gioco preferito è finito in mezzo a un cespuglio di bosso o di fiori, lavalo bene prima di ridarglielo.

Quando fai giardinaggio usa sempre i guanti ma non toccare il cane. Lavati sempre le mani dopo aver toccato piante e fiori prima di accarezzarlo o di dargli da mangiare.

Come tradurre i miao del gatto

Come tradurre i miao del gatto

I miao del tuo gatto non sono tutti uguali

Il gatto con te umano parla tramite il miagolio. Alcuni gatti sono più chiacchieroni per loro natura e certe razze miagolano più di altre. I gatti che miagolano di più sono quelli a cui i loro padroni rispondono verbalmente al loro miao. Con i suoi simili utilizza un altro tipo di miagolio e in determinate occasioni altre tecniche comunicative come segnare il terreno e lasciare dei graffi.

Col miagolio il gatto ti vuole dire

Il gatto ha imparato nel corso del tempo a comunicare agli umani diverse cose emettendo dei suoni acuti o grevi perché ha notato che miagolando su toni diversi otteneva dei risultati specifici. Quindi come si traducono i suoi miao?

Ciao umano!

Il gatto che emette un miagolio dal suono caldo e leggermente vibrato mentre corre verso di te con la coda alzata bella dritta e poi si stende per sgranchirsi, ti sta dando un caloroso bentornato a casa. Sai che il gatto è un animale indipendente tanto quanto è la sua voglia di avere le tue attenzioni e coccole. Ed è felice di vederti quando torni a casa, specie se gli dai da mangiare e ti occupi di lui con tanto amore.

Ho fame

Il miagolio lungo del gatto che richiede cibo sembra quasi una sorta di timer che suona ai soliti orari, oppure appena nota che stai raggiungendo la dispensa dove tieni il suo cibo o il tuo. Non cedere alla tentazione di dargli da mangiare ogni volta che emette un verso. Fallo sempre alla stessa ora creando così un’abitudine.

Coccolami o considerami

I gatti ti fanno capire quando li stai trascurando o hanno qualcosa che non va. Ad esempio se hanno bisogno di uscire, se la lettiera è da rinnovare o se vogliono delle coccole in più perché magari qualcosa li ha spaventati e hanno bisogno di una rassicurazione da parte tua. In caso non ci fosse nulla di tutto ciò non badarci troppo. Non cedere al miagolio notturno per farlo uscire. Lo prenderà come un lasciapassare per ogni suo verso notturno. Se hai un gatto con problemi di vista o anziano una piccola luce accesa potrebbe essergli d’aiuto.

Sto male

Se senti che il gatto miagola in maniera strana con fare basso e lungo come una sorta di ohi ohi ohi e ti accorgi che è in un angolo e non ha proprio una bella cera, allora sta male. Contatta il veterinario.

Sono innamorato

Ti sarà capitato di affacciarti dalla finestra durante l’estate e sentire il gatto emettere dei versi non proprio romantici per te ma fidati che lui in quel momento si stava divertendo un botto in dolce compagnia. Nel mentre che fa una serenata alla sua amata, gli altri gatti maschi gli staranno alla larga. A meno che non scoppi una zuffa tra gatti nel cuore della notte e ti fanno svegliare di soprassalto sempre per i loro non proprio delicati miagolii.

Monologo felino

Il gatto, oltre a risponderti quando gli parli, può fissare una presunta preda dalla finestra o una mosca dentro casa e iniziare a chiacchierare tra sé e sé del più e del meno. Non sapremo mai se gli starà leggendo le sue ultime preghiere o gli sta dando delle indicazioni stradali, fatto sta che di sicuro è una scena comica e inconsueta.

Con te umano sto bene

“Umano mi dai attenzioni, nonostante ti abbia distrutto l’angolo del divano. Non mi fai mai del male e ho sempre cibo nella ciotola. Ti voglio bene. Ti meriti delle fusa.”
Non so se ti dirà proprio queste esatte parole. Di sicuro un gatto non a suo agio con una persona o in una casa lo fa intendere molto bene a prescindere dal suo carattere e dalla sua razza. Quando si struscia su te o si accovaccia accendendo il motorino delle fusa ti sta dimostrando il suo affetto.

Fai attenzione a non cedere sempre a ogni suo miagolio. In quel caso sarai una pedina nelle sue mani e non smetterà di miagolare fino a quando non otterrà ogni volta ciò che desidera. Questo non ti impedisce di scambiare quattro chiacchiere con lui. Di cosa parlate tu e il tuo gatto?

Cane e gatto possono convivere sotto lo stesso tetto?

Cane e gatto possono convivere sotto lo stesso tetto?

I 4 scenari della convivenza tra cane e gatto

Cane e gatto, cane e gatto chi l’ha detto che non si può?! Cantavano allo Zecchino d’Oro qualche anno fa proprio perché questi due animali sono da sempre nemici… o amici. I due possono convivere sotto lo stesso tetto? Forse sì, se avrai tempo e calma per stare dietro a questa fase.

Vi sono alcune situazioni dove il cane e il gatto riescono ad accettarsi prima senza problemi, e altre dove invece fanno più fatica.

Cane e gatto cuccioli

Quando cane e gatto arrivano a casa e sono entrambi cuccioli, la convivenza tra i due sarà una passeggiata in confronto agli altri casi. Non ci sono problemi dal punto di vista del territorio perché nessuno dei due ha avuto il tempo utile per ritenerlo suo. Giocheranno assieme e cercheranno di capirsi, e in qualche modo diventeranno bilingue ovvero il cane imparerà la lingua del gatto e viceversa.

Durante i primi giorni non lasciarli da soli. Son pur sempre due animali con istinto da cacciatore. Appena il gatto scatta per qualcosa al cane vien voglia di rincorrerlo come se fosse una preda da acchiappare. Di conseguenza il gatto potrebbe o difendersi graffiandolo o scappare lontano spaventato come non mai. Il gatto muove la coda quando è nervoso e il fatto che il cane faccia lo stesso quando è felice potrebbe trarlo in inganno. E questo può accadere anche al contrario. Ecco perché anche tu devi fare la tua parte di educatore fino a quando loro non si capiranno. In caso non riuscissi a mediare è meglio sentire un addestratore o il veterinario.

Il cane e il gatto devono avere la propria ciotola per l’acqua, per la pappa, la cuccia o cuscino sul quale riposare o comunque stare in santa pace senza essere disturbato da uno dei due e la lettiera. Visto che il gatto può raggiungere con più semplicità un ripiano alto non sarebbe male pensare di posizionarci il tiragraffi o la sua cuccia. In questo modo il cane in piena enfasi di gioco non lo stresserà. Di solito il gatto con la crescita perde un po’ il suo lato giocoso e preferisce starsene per i fatti suoi e ignorare il cane.

Cane cucciolo, gatto adulto

Il gatto adulto non accetta mai volentieri che un cane, seppur cucciolo, arrivi in casa. Per lui è un estraneo a quattro zampe in piena fase di gioco che invaderà il suo territorio, disturberà la sua routine quotidiana e metterà i bastoni tra le ruote nel suo piano di far impazzire l’umano. Il gatto penserà:“se si avvicina alla mia ciotola o a me, lo graffio” ma per il cucciolo di cane e per la convivenza di tutti quanti questo è meglio se non accade.

Ecco perché all’inizio e anche dopo che i due hanno fatto amicizia (forse) è meglio che abbiano ciascuno i propri spazi dove mangiare, dormire e fare i bisogni in tutta privacy.

Tattica per fare amicizia

All’inizio è bene mettere il cane in una stanza e il gatto in un’altra. In questo modo c’è una porta a dividerli. Tenendo la porta chiusa i primi giorni, ma con le ciotole vicino ad essa, i due assoceranno il momento piacevole della pappa al fatto di percepire l’odore dell’altro senza problemi. Sperando che il gatto non si innervosisca o agiti. E lo si noterà perché avrà la coda in movimento. Ad ogni modo impareranno ciascuno l’odore dell’altro.

Dopo qualche giorno il cane e il gatto si possono incontrare a debita distanza dopo aver giocato e mangiato. Meglio essere in due: uno terrà il cane al guinzaglio e l’altro starà vicino al gatto. Gli animali si studieranno. Se uno dei due dà segni di nervosismo è meglio lasciar perdere e provare in un altro momento. Se invece non ci sono segnali negativi si può far avvicinare il cane poco per volta senza che provi a giocare col gatto, tenendolo al guinzaglio. Questo perché se il gatto vede arrivarsi addosso la palla di pelo potrebbe non prenderla benissimo e mandare in fumo gli sforzi fatti fin ora. In caso non ci fosse lo spazio adatto per fare questa prova puoi sempre mettere il cane in un trasportino. In questo modo il gatto potrà studiarlo con tutta calma. Tutti e due si sono comportati bene? Premiali con dei croccantini o con dei biscottini.

Ricordati che il capo in casa, secondo il modo di ragionare del gatto, è lui e in quel momento sarà offeso con tutti perché lo vedrà come un ammutinamento.

Gatto cucciolo, cane adulto

Per il cane i padroni, o il padrone, è il leader o capo branco. Quindi lui sa che la casa dove vive è il suo territorio ma è il padrone a decidere. Quando in casa arriva un gatto in famiglia lui potrebbe avere un attacco di gelosia e pensare che sarà messo da una parte specie se darai da mangiare prima al gatto.

Il cane considererà il gatto l’ultimo della gerarchia nella vostra casa:”padrone, io, famiglia di padrone, amici di padrone, amici cani di padrone… Ah già c’è il gatto”. Nonostante tutto resta comunque un animale curioso e non vedrà l’ora di capire chi è il nuovo arrivato. Vorrà fare amicizia, giocare, saltare. Nelle prime settimane le fusa del gatto lo confonderanno. Penserà che sta ringhiando e lo guarderà come a dire:”cos’è questa stregoneria?!”.

Entrambi adulti

Se far accettare un cucciolo di cane a un gatto è difficile, far convivere due animali opposti come cane e gatto nella stessa casa da adulti, è come giocare all’ultimo livello di un video gioco. Dovresti avere una pazienza zen invidiabile o un gatto Sphynx  che vuole bene a tutti a prescindere.

Il gatto, in generale non per forza lo Sphynx, potrebbe mostrarti tutto il suo disappunto defecando per casa, soffiando, morsicando e graffiando. Il cane dal suo canto potrebbe abbaiargli contro o tentare di acciuffarlo. L’ideale sarebbe prendere un animale che abbia lo stesso carattere del suo futuro coinquilino. Con tutta probabilità un gatto e un cane anziano non avranno forza o voglia di stare a litigare e farsi la guerra. Cercheranno di accettarsi purché nessuno dei due sconfini nella ciotola dell’altro.

Cos’altro non sottovalutare nella convivenza

Alla fine dopo il periodo di conoscenza e di assestamento, il cane e il gatto riusciranno a convivere. Loro non possono pensare ad alcune cose come:

  • l’antiparassitario del cane che può essere tossico e pericoloso per il gatto.
  • il cibo dei due animali non deve essere raggiungibile da nessuno di loro perché al cane fa male quello del gatto. Mentre al gatto la pappa del cane non fa nessun effetto quindi o glielo mangerà per dispetto o lo guarderà con disprezzo.
  • trova un posto in casa, per il gatto, dove il cane non può raggiungerlo e disturbarlo. Te ne sarà grato.
  • fai attenzione che il cane non sviluppi l’abitudine malsana di mangiare le feci del gatto perché lo farebbero stare molto male.

Hai un cane e gatto che convivono? Quale tattica hai utilizzato per farli andare d’accordo?

Per calcolare l’età del cane devi valutare…

Per calcolare l’età del cane devi valutare…

Come contare gli anni del cane

Capire quanti anni ha il cane che hai appena salvato o trovato non è molto difficile se non ha un microchip. È importante che tu sappia calcolare la sua età perché così potrai dargli l’alimentazione corretta per questa sua fase di crescita e capire se è nel periodo in cui bisogna fare le vaccinazioni o altro. Ma per questo importante dettaglio basterà un consulto dal veterinario.

Calcolare l’età del cane

Per calcolare l’età del cane prima di portarlo dal dottore per la conferma devi valutare 4 fattori: occhi, denti, pelo e carattere.

Occhi

Gli occhietti vispi e vitrei di un cane che seguono ogni tuo movimento con fare curioso e partecipativo sono tipici dei cuccioli e dei giovani adulti. Quelli che hanno come una sorta di patina o di velo li noti nel cane anziano o con problemi alla vista.

Denti

Gli incisivi superiori e inferiori e tutta la dentatura in generale sono i maggiori indicatori utili a calcolare l’età del cane. I cagnolini hanno dei denti bianchi lucidi dalla forma arrotondata e non c’è tartaro. Se il cane che hai trovato sembra che abbia qualche mese, portalo dal veterinario per capire se deve mangiare solo latte o cibo solido o entrambi per qualche tempo.

Questa forma tondeggiante è tipica del cane che ha un anno o poco più. Già dai 2 anni i denti incisivi inferiori appaiono un po’ più squadrati e inizia a vedersi il tartaro accumulato perché l’igiene orale è stata assente o non fatta nella maniera giusta.

I cani adulti hanno un totale di 42 denti. L’usura smusserà sempre più la rotondità del primo anno di vita. Infatti più gli incisivi e i canini sono usurati, più il cane è avanti con l’età. Con tutta probabilità il tuo nuovo amico è un cane anziano con determinate esigenze alimentari ed energetiche da non sottovalutare.

Quando adotti un cane dal canile è probabile che alcuni dei suoi denti possano essere scheggiati o rovinati in altri punti. Fatti raccontare la sua storia, ti aiuterà a prenderti cura di lui.

Pelo

Il pelo di un cucciolo o di un cane giovane è più lucido e morbido rispetto a quello di un cane avanti con l’età. Alla vista appare subito sano, idratato e si nota che non ha avuto particolari problemi o patologie alla cute e al manto tipiche del vivere in continuazione a contatto con altri cani o animali o all’aria aperta schivando dei pericoli.

Intorno ai 6-7 anni i cani possono sviluppare i peli bianchi o grigi sul muso. Più vanno avanti con l’età e più il pelo cambia colore, proprio come succede a noi umani. In ogni caso, se decidi di adottare un cane occupati del suo pelo tutti i giorni e non tralasciare le unghie.

Carattere

Un cane giovane è muscoloso e con un buon tono, ha la curiosità tipica dei cani di questa età. In più è sempre allerta e appena il suo padrone si muove lui si alza in piedi pronto per una nuova avventura da fare assieme.

Il cane anziano o un adulto vicino alla terza età darà precedenza a un pisolino sul suo materassino e un momento di relax in più piuttosto che fare l’ennesima passeggiata per quanto il movimento quotidiano sia importante per la sua salute. Sarà come più riflessivo e preferirà avere dei momenti per stare per conto suo.

Umano un mio anno corrisponde a 7 tuoi?

“Basta fare la moltiplicazione degli anni che ha il cane per 7. Si sa che un suo anno corrisponde ai nostri 7…” Questo è quanto affermava con estrema sicurezza una signora dal veterinario qualche tempo fa ma non è così.

Nei primi due anni di vita i cani crescono e si sviluppano più o meno allo stesso modo e quindi hanno tutti la stessa età. Dal terzo anno in poi varia in base alla loro taglia.

Riepiloghiamo: a un anno tutti i cani hanno 16 anni umani perché loro in un anno raggiungono quello che noi bipedi impieghiamo in 16 anni della nostra vita.
All’anno e mezzo tutte le taglie e tutti i cani avranno 20 anni umani. Allo spegnimento della seconda candelina festeggeranno 24 anni umani.

Dal terzo anno in poi e per ciascun anno successivo ciascuna taglia avrà un conteggio diverso:

  • la taglia piccola-media dovrà sommare 5 anni
  • la taglia grande sommerà 6 anni
  • e la taglia gigante ne aggiungerà 7

Quindi a 3 anni i cani avranno rispettivamente in anni umani:

  • 24+5= 29 anni umani (taglia piccola-media)
  • 24+6= 30 anni umani (taglia grande)
  • 24+7= 31 anni umani (taglia gigante)

Hai scoperto l’età del tuo nuovo amico con la coda che non sta mai ferma?!

Indizi su come calcolare l’età del gatto

Indizi su come calcolare l’età del gatto

Umano indovina i miei anni

A meno che tu non abbia assistito alla nascita del tuo gatto con le lacrime agli occhi e con la voglia di dirlo a tutti, scoprire e calcolare la sua età precisa non è facile. Specie se è un trovatello. La cosa più importante è cercare di capire in quale fase della sua vita si trova per dargli da mangiare nel modo giusto e per essere a conoscenza delle esigenze legate alla sua età.

Un gatto adulto ha bisogno di un’alimentazione differente rispetto a un gattino. Nel mentre che cerchi il numero di telefono del veterinario per avere la sua opinione in merito, ecco come orientarti.

Ehi micio quanti anni hai?

Per calcolare l’età del gatto di solito si valutano 4 cose: il pelo, il tono muscolare, gli occhi e i denti.

Pelo, naso e gengive

Il gatto come gli esseri umani quando invecchia cambia il colore del pelo che diventerà bianco o grigio e dall’aspetto opaco. Di solito nel gatto adulto o giovane, il pelo è bello lucido. Di sicuro te ne dovrai prendere cura in maniera costante.

Le macchie sulle gengive e sul naso sono dei segni utili per calcolare l’età del tuo gatto. A partire dal suo 4° anno di vita si possono notare delle macchioline nelle gengive e alcune sul naso.

Denti

Persino i denti risentono dell’età e possono essere un fattore da considerare per calcolare l‘età del gatto. Più tartaro presenta e più i denti sono rovinati, più il gatto è anziano. I denti con assenza di tartaro si trovano nella bocca di un gatto tra i 3 e i 6 mesi. Già dall’anno e quindi all’inizio della sua età adulta, i suoi dentini perderanno il bianco brillante dei mesi precedenti.

Tono muscolare

Un micio con una coordinazione non precisa e che sta sulle zampe in maniera traballante ha di sicuro meno di 6 mesi.

A un anno è un giocherellone e ha dei muscoli che gli permettono di saltare da un ramo all’altro fino al tetto della casa o di scappare a zampe levate più lontano possibile da un cane sbucato dal nulla.

Ci sono gatti che sono agili e scattanti con un buon tono muscolare anche a 7-9 anni mentre altri, già a questa età, non vogliono fare altro che inseguire il raggio di sole sul loro cuscino preferito per acciambellarsi e godersi il dolce far niente. Alcuni di essi sviluppano delle patologie tipiche di questa fase di vita.

Dai 10 anni il tono muscolare inizierà a diminuire in maniera fisiologica tanto da farlo sembrare più magro. Se ti sembra troppo magro contatta il veterinario.

Occhi

A volte può capitare di trovare un gattino che non riesce a fare nulla e che ha gli occhietti chiusi. Sappi che è nato da non più di 10 giorni. All’inizio avranno il tipico colore azzurro che indica la sua giovane età. Fino ai 10 anni gli occhi ti ammalieranno con le iridi belle lucide. Con l’avanzare dell’età si formerà come una sorta di patina.

Umano, abbiamo la stessa età?

L’aspettativa di vita dei gatti si aggira attorno ai 15 anni. I gatti che vivono all’aperto invecchiano più in fretta dei gatti d’appartamento che possono arrivare anche a 20 anni.

Il corpo umano per raggiungere certe fasi di sviluppo ci mette anni. Il gatto in 6 mesi o comunque entro l’anno è già adulto. Quindi si può dire che il primo anno del gatto corrisponde ai 15 umani. Mentre il secondo anno del gatto corrisponde a 9 anni umani, quindi a 2 anni avrà 24 anni umani. Dal terzo anno felino si conteranno 4 anni umani, quindi un gatto di 3 anni avrà 28 anni umani e così via.

Riassuntino

  • 1 anno felino = 15 anni umani
  • 2 anni felini = 15+9 (il secondo anno felino corrisponde a 9 umani) = 24 anni umani
  • 3 anni felini = 28 anni umani (dal terzo anno in poi si aggiungeranno sempre 4anni).

Ora puoi andare dal veterinario con qualche informazione in più sull’argomento e vedere se hai indovinato l’età del gatto oppure no. Ad ogni modo, l’importante è che stia bene e che non venga abbandonato.

Cani e neve: perché è amore a prima vista?

Cani e neve: perché è amore a prima vista?

Dritte per stare sulla neve senza problemi

È inutile negarlo la neve o la odi o la ami e il più delle volte la si ama, e il tuo cane lo sa bene. Fa venire voglia di divertirsi, di giocare. La prima volta e ogni volta che il tuo cane vede la neve, e non importa se è un jack russel o un terranova, con tutta probabilità inizierà a saltellare e a correre a perdifiato da una parte all’altra con tanto di scivolata e a lanciarsi sui cumuli bianchi. Chissà forse gli ricorda i suoi antenati che vagavano per la tundra in giro per il mondo.

Perché fa cosi?

Perché i cani e gli animali in generale sono curiosi e amano giocare. La neve, specie quando non sono abituati a vederla tutti i giorni, è un qualcosa che li incuriosisce e gli fa venire voglia di tuffarsi su di una montagnetta di neve o di andare in esplorazione o nascondersi al suo interno per spaventare il gatto dei vicini. Fa ciò perché tutto attorno a lui è diverso.

Vorrà sentire il profumo di questa cosa bianca e dell’aria, oltre a capire dov’è il legnetto preferito e se ne troverà altri. I cani che vivono in zone montane e quindi vedono la neve con maggior frequenza, posso avere comunque la stessa reazione alla prima nevicata.

Il cane sentirà molto freddo?

Un cane di corporatura media o grande può tollerare meglio il freddo tipico delle giornate in cui c’è la neve grazie al suo metabolismo che per tenerlo caldo consumerà più energie. Di solito i cani di taglia piccola o mini sono molto più sensibili al freddo ed è meglio mettergli un cappotto per tenerlo al caldo. Per ogni taglia vale la regola di non stare per tanto tempo con il pelo bagnato dalla neve. Inoltre non dimenticare di prestare attenzione anche alle sue zampe.

Come stare sulla neve senza problemi

Proteggimi le zampe

La neve ghiacciata e i cuscinetti sotto le sue zampe non vanno d’accordo. Puoi salvaguardare le sue zampe spalmando prima di scendere dalla macchina o di uscire fuori di casa, della semplice vasellina. Creerà uno strato isolante protettivo. Attenzione questo strato non sempre proteggerà le zampe dal ghiaccio che in alcuni punti potrebbe essere scheggiato e diventare pericoloso per le zampe del cane, ferendolo. In questi casi è meglio riparare le zampe con delle scarpette apposite. In commercio vi sono anche delle cere protettive specifiche da utilizzare per riparare i cuscinetti delle zampe senza che secchino la parte o che provochino dei fastidiosi taglietti

Coprimi

Poco più su ho scritto che il cane riesce a contrastare la temperatura esterna che c’è quando nevica o dopo una nevicata. La cosa che non riesce a combattere senza il tuo aiuto è il pelo bagnato che dopo un po’ di tempo può abbassargli la temperatura corporea. Qui puoi fare due cose:
1. Rientrare a casa ad asciugare il pelo zuppo e le zampe dopo aver giocato un po’ in mezzo alla neve del giardino o del parco dietro casa.
2. Prendergli un impermeabile  per la gita sulla neve in programma. Soprattutto se il tuo cane è di piccola taglia e freddoloso. Questo per evitare spiacevoli conseguenze come un raffreddore o la febbre. Per sicurezza e per ogni esigenza tieni sempre una coperta in macchina, un asciugamano e dell’acqua calda in un thermos. In questo modo gli potrai sciacquare le zampe prima di salire di nuovo in macchina e rientrare a casa. Così il gelo e la neve non resteranno tra le dita screpolando i cuscinetti.

Esploriamo insieme

Di sicuro appena vedrà la neve non farà altro che correre in avanti e poi tornare indietro da te e poi rifare il tutto per più volte come a dire:”ma lo vedi quant’è bello? Dai vieni, muoviti cerchiamo gli scoiattoli! Amo la neve!” Stagli sempre vicino o tienilo al guinzaglio se non siete da soli e ci sono altri cani e altre persone. Fai attenzione che non assaggi o addenti qualcosa che non conosce sopraffatto dalla curiosità di scoprire cosa c’è sotto la neve. Potrebbe avere episodi di vomito, diarrea o nausea e addio gita spensierata.

Frequentate un posto dove lui può muoversi senza guinzaglio e senza alcun problema? Lascialo pure girovagare, saltare e tuffarsi sui cumuli di neve. Per lui sarà una giornata bellissima da ricordare per sempre!