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4 step per portare micio al guinzaglio

4 step per portare micio al guinzaglio

Come andare a passeggio col gatto

Si può abituare il gatto al guinzaglio per portarlo a passeggio? Sì. Ci vogliono tanta pazienza, snack per premiarlo e tenere a mente che non è un cane.

Non tutti i gatti sono adatti all’andare in giro al guinzaglio per via del carattere e dell’indole diversa. Sono animali indipendenti e autonomi e in alcuni casi, il volerli portare a passeggio per la città è un vezzo più da umani che da felini.

Il che però non la rende una cosa impossibile. Se hai un gatto che ti segue in tutto ciò che fai e che conosci da quando è cucciolo, il raggiungimento di questo obiettivo sarà più semplice.

Un gatto che non è curioso, che corre da una parte all’altra del giardino o rientra a casa solo a ore pasti, mi spiace dirtelo, ma non sarà un gatto che convincerai a indossare una pettorina e tanto meno a seguirti col guinzaglio.

Lo vedrà come una cosa da cui fuggire e farà di tutto per non farsi trovare. Il gatto non è un animale stupido e non gli piace fare una cosa che non vuole.

L’età ideale per iniziare a uscire al guinzaglio

Non c’è un’età ideale per insegnare al gatto a sopportare una pettorina per seguirti con il guinzaglio nella tua passeggiata quotidiana. Un cucciolo è più facile da far abituare rispetto a un gatto adulto. In entrambi i casi ci vorrà molta calma da entrambe le parti.

Prima di portare in giro il gatto con la pettorina, controlla il libretto delle vaccinazioni e chiedi un parere al veterinario per valutare se è il caso di fare altri vaccini o se sono sufficienti quelli già fatti.

I 4 step per uscire assieme

Chiarito questo vediamo cosa far indossare al tuo gatto che tra qualche giorno sfilerà per la piazza della città al tuo fianco e quali step seguire.

1. La pettorina

Ebbene sì, pettorina e non collare. Ogni gatto ha la sua taglia, forma e peso. Tre caratteristiche che ti possono aiutare a scegliere quella giusta.

Il collare non è l’oggetto adatto per portarlo a passeggio perché potrebbe sfilarselo e scappare.

Se il gatto dovesse tirare, con la pettorina non si farebbe male al collo.

2. Abituarlo alla pettorina

Una volta scelta la pettorina il gatto deve capire cos’è, conoscere questo oggetto e abituarsi a tenerlo indossato. Lasciala in giro per casa in modo che la annusi e ci prenda confidenza per qualche giorno. Attacca anche il guinzaglio e vedi come si comporta.

Premia il gatto con degli snack o le sue crocchette preferite. Quando noti che non la guarda più con diffidenza, indossagliela con molta calma e facendogli credere che sia un gioco. Rassicuralo e premialo con le crocchette.

In questo passaggio non collegare il guinzaglio. Dagli tempo.

Le prime volte fagli indossare la pettorina per pochi minuti e solo dentro casa o nel giardino. Incrementa il tempo pian piano nel corso dei giorni. Quando gliela togli digli che è stato un bravo micio e concedigli delle crocchette o qualche pezzo di cibo umido come spuntino.

3. Abituarlo alla pettorina e guinzaglio

Dopo qualche giorno noterai che si è abituato alla pettorina. Non resta che agganciare il guinzaglio come step successivo.

I primi giorni lascialo vagare per casa o in giardino con il guinzaglio attaccato per qualche minuto. Controlla che nel percorso che farà il gatto, il guinzaglio non si incastri da qualche parte diventando pericoloso o facendoglielo associare a un qualcosa di negativo. Premialo con tante coccole e vari croccantini quando toglierai guinzaglio e pettorina.

Dopo qualche giorno che il gatto vaga con indosso pettorina e guinzaglio, prendi il guinzaglio e fate un giro dentro casa, in veranda.

Prova ad aprire la porta d’ingresso e cerca di capire come si comporta il gatto. Se è curioso di uscire ed esplorare o se fa dietro front e tenta di nascondersi sotto il divano.

4. La prima uscita

Anche in questo caso, come nell’indossare la pettorina, non forzarlo. Se non vuole uscire non lo puoi costringere. Vuol dire che ama stare libero senza voler passeggiare vicino a te.

Il tuo gatto potrebbe stupirti e, mosso dalla sua innata curiosità, fiuta l’aria e fa qualche passo verso l’esterno. Incoraggialo e al tempo stesso rassicuralo. Ricordati che non è un cane e che durante le prima passeggiate, di pochi minuti, il più delle volte sarà lui a guidarti. Con tutta probabilità anche in quelle successive.

Assecondalo quando è possibile. Magari non quando vuole salire nella parte più alta di un albero del parco solo perché ha visto uno scoiattolo o dovrai seguirlo.
Per evitare che si spaventi o che ci possano essere degli intoppi provate a uscire assieme di primo mattino o dopo cena quando le strade sono meno trafficate.

Evita le zone dove passeggiano i cani a meno che non sia un gatto abituato a stare a contatto con i cani e altri animali.

Se decide di non voler continuare per dei motivi che sa solo lui e a te sembrano irrazionali, ascoltalo. Eviterà di mandare all’aria tutte le energie investite fino a qui.

5 minuti sono più che sufficienti per la prima passeggiata al guinzaglio.

Una volta rientrati a casa premialo con crocchette o addirittura del cibo preparato da te o un giochino nuovo.

Se alla seconda passeggiata noti che non gli piace, torna indietro e lascialo libero di essere il classico gatto che vaga su muri e tetti.

Tu hai mai portato il gatto al guinzaglio?

Cane più intelligente del gatto: è solo una leggenda?

Cane più intelligente del gatto: è solo una leggenda?

Cane vs gatto: scopri chi è il più intelligente

Ciao, ti posso chiedere una cosa?

Secondo te tra cane e gatto chi è più intelligente? Sono certa che mi risponderai cane senza pensarci due volte.

In verità sono intelligenti tutti e due. Il cane ha 530milioni di neuroni, il gatto 150milioni e l’uomo 16miliardi. Eppure a volte il numero dei neuroni ci sembra relativo visto come può essere ignobile l’uomo e sorprendente l’animale. Ma questo è un altro discorso…

Il cane sembra più intelligente

Il cane è più portato a fare i test perché prende tutto per gioco, il gatto no. Ma non perché ha qualche deficit a livello cognitivo, ma perché è un animale con una forte autonomia di pensiero e decisionale.

Se a lui in quel momento non va di fare i test, non li farà. Ecco perché si tende a pensare che il cane sia più intelligente del gatto.

Il gatto è molto furbo

Tipica scena: tu hai voglia di giocare col gatto. Gli sventoli il giochino sotto gli occhi e vicino alle zampe. Lui è coricato sul fianco nel suo cuscino preferito.

Il massimo della sua reazione sarà agitare la coda con fare scocciato, simulare di muovere le zampe e guardarti come a dire:”umano, sei un illuso se pensi di convincermi a giocare quando vuoi tu. Vediamo quanto resisti, intanto vincerò io”.

Quando invece vai vicino al cane e lo inviti a giocare o a fare una passeggiata sarà felicissimo, come se non smettesse di dire:”oh che bello! Che bello! Si esce! Yuppiiii!”

Test scientifici di mezzo mondo affermano

Team di scienziati del College of Veterinary Medicine della Ohio State University, dell’Università di Kyoto, senza dimenticare quelli della Vanderbilt University che sono stati persino stati pubblicati da Frontiers in Neuroanatomy, rivista che si occupa di divulgare le ricerche scientifiche sugli aspetti anatomici e non del sistema nervoso e del cervello di tutte le specie, hanno dimostrato che il cane e il gatto hanno avuto gli stessi risultati in alcuni test sulla memoria e modo di comportarsi.

Entrambi gli animali riescono a fare: una distinzione ben precisa dal nome che gli è stato dato, una volta arrivati a casa, da altri termini come ad esempio bravo, no, non si fa, pappa, acqua e tutte le cose che diciamo al nostro cane e gatto. In alcuni casi i gatti ci rispondono pure.

Un’altra cosa che ha dimostrato che sia il cane che il gatto sono degli animali intelligenti, è stato il fatto che distinguono e interpretano i gesti degli umani.

La mimica facciale che assumiamo quando li sgridiamo o li elogiamo, le relative emozioni collegate loro sanno interpretarle.

La marcia in più del gatto

I gatti se lasciati da soli riescono a cavarsela meglio rispetto ai cani. Muoiono di fame in numero minore rispetto ai cani perché riescono a procurarsi da soli del cibo, a trovare un riparo sicuro senza aver bisogno di un contatto umano.

Però è anche vero che quando lo trovano sanno farsi amare. Oddio, sempre quando decidono loro, però lo fanno.

Intelligenze e abilità differenti

Una cosa che differenzia il cane dal gatto è che quest’ultimo ha un maggiore controllo sulla mobilità delle sue zampe e per lui afferrare un qualcosa è molto semplice.

Pensa a quando l’hai trovato mentre faceva Tarzan sulla tenda del salotto. Invece al cane riesce benissimo correre dietro al postino.

Quindi, alla fine, non c’è una razza più intelligente rispetto all’altra. Lo sono entrambe.

Cane e gatto hanno una loro intelligenza e delle risorse che sanno utilizzare quando ne hanno bisogno e in alcuni casi riescono ad apprenderne di nuove. Noi umani siamo i primi che impariamo tanto stando a contatto con questi splendidi amici.

Sei ancora del parere che il cane sia più intelligente del gatto?

Gatto Himalayano: devi sapere che…

Gatto Himalayano: devi sapere che…

Il gatto himalayano è famoso grazie a Hollywood

Il gatto Himalayano è una razza creata dall’uomo dall’incrocio tra il gatto persiano e il siamese in America, poco prima gli anni ‘40.

Gatto Himalayano

Il gatto Himalayano è abitudinario. Non ama i cambiamenti, le sorprese e scatenarsi nel rincorrere qualcosa o qualcuno. Se ti stai chiedendo dove hai già visto questo gatto ti do una mano. Il film “Ti presento i miei” ti dice nulla? Sì, Sfigatto è un gatto himalayano.

Caratteristiche principali

Taglia: media.
Lunghezza pelo: il gatto himalayano ha il pelo lungo, morbido.
Vita: fino a 17 anni.
Carattere: pacato, coccolone e indipendente
Toelettatura: va spazzolato tutti i giorni. Durante il periodo della muta ti conviene fargli un bagno ogni 15-20gg con un balsamo districante. Aiuterà entrambi ad affrontare la muta con meno peli per casa.

Visto che le sue zampone sono molto pelose, ti consiglio di cambiare spesso la sabbia della lettiera. Può capitare che qualche granello indesiderato si attacchi al pelo del gatto, che lo porterà in giro per casa a mo’ di sperone, fino a quando non cadrà nel punto meno ideale.

Pregi – Ecco perché scegliere un gatto Himalayano

Il gatto himalayano è un tranquillone. Non disdegna di giocare con i cuccioli d’uomo se trattato con gentilezza e garbo. In caso contrario, farà dietro front e si appisolerà nel punto più irraggiungibile dalle piccole manine.

Alla nascita il gatto himalayano è un batuffolo bianco. Nel giro di una settimana il suo manto acquisisce una tra le sue tante colorazioni.

L’himalayano è un gatto a cui piace ricevere le coccole ma al tempo stesso è un gatto sornione che sa stare da solo quando devi uscire per andare a lavoro o fare delle commissioni.

Ovviamente questo non è un alibi per prenderti un gatto di razza per poi lasciarlo da solo tutto il giorno, per tutta la settimana. Ha comunque bisogno del tuo affetto e della tua presenza, non è un peluche.

Difetti – Devi sapere che il gatto Himalayano

Fino a qui sembra di aver davanti il gatto perfetto. Il gatto himalayano non ha dei difetti veri e propri. Il suo pelo folto non sarà molto piacevole se d’estate si accoccolerà sulle tue gambe ma d’inverno sarà un ottimo cuscino.

Ad ogni modo, nei periodi più caldi dell’anno è più probabile che voglia stare su di un fresco tappetino o sul suo cuscino all’ombra  in veranda visto che è un gatto che soffre il caldo.

Il muso schiacciato potrebbe causargli alcuni problemi di salute. Non è un gatto molto attivo. Stimolalo con i giochi e con delle mini palestre per farlo restare in forma.

La giusta alimentazione del gatto Himalayano

Il gatto himalayano è intelligente e sa comunicarti cosa gli piace e cosa non gli piace riguardo ai suoi gusti culinari. Ti farà capire se adorerà più le crocchette, il cibo umido o quello fatto in casa.

Dato che il gatto himalyano ha il pelo molto lungo, durante il periodo della muta e non solo, dagli del cibo funzionale che prevenga le ostruzioni intestinali date dalle palle di pelo ingerite.

Gradirà degli snack come micro spuntini ma occhio a non esagerare è bene prevenire il sovrappeso.

Non fargli mai mancare la ciotola di acqua fresca e delle coccole extra. Saprà ringraziarti a modo suo.

Com’è vivere con un gatto himalayano?

Ma quant’è bello avere un 4 zampe in famiglia?

Ma quant’è bello avere un 4 zampe in famiglia?

Vantaggi dell’avere un cane o un gatto

I cani e i gatti domestici in Italia sono oltre 15 milioni ed è un numero che ogni anno continua a crescere. Infatti, secondo un’indagine dell’Eurispes, il 30% delle famiglie italiane possiede un animale domestico.

Perché? Perché alle persone piace e amano avere un cane o un gatto in casa. A volte lo si trova per strada perché qualcuno senza cuore l’ha abbandonato o lo si prende da una cucciolata di un animale domestico di un parente o di un amico.

Il 53% degli animali domestici dorme con il proprio padrone. Qui non è stato specificato se è una decisione presa di comune accordo con il proprio amico a quattro zampe, o se è lui o lei che si intrufola nel letto nel cuore della notte.

Lo si considera un vero e proprio membro della famiglia. Avrà la sua cuccia o cuscino preferito, i suoi giochi e persino un armadio fashion.

Avere in famiglia un quattro zampe è di sicuro impegnativo e chiede di essere responsabili. Però i vantaggi sono di lunga superiori.

5 Vantaggi di avere un animale domestico

1. Aumento della serotonina

La serotonina è il famoso ormone del buon umore. Fa sentire felici e appagati. Come si collega con il cane e con il gatto? I nostri amici pelosi in alcune occasioni sono talmente buffi da riuscire a strapparci più di un sorriso.

A volte vere e proprie fragorose risate. Se si sono messi in una posizione buffa, la prima cosa che facciamo è scattare una foto e condividerla con qualcuno.

Gli animali domestici ci fanno sorridere anche quando rientriamo a casa dopo una giornata negativa al lavoro o all’università. Basta la loro accoglienza, le loro coccole per farci sentire un pochino meglio, scaricare un minimo di stress e trasformare il broncio in un sorriso.

2. Educazione

Bimbi e cuccioli di cane e gatto vanno educati. A volte è un’educazione parallela perché può capitare che siano coetanei. Ci sono razze più adatte e altre meno adatte al rapporto con i bambini. Ma ad ogni modo tutti e due ne trarranno giovamento.

I bambini impareranno a sentirsi più responsabili, a farsi nuovi amici, a essere più empatici e rispettosi verso il prossimo, e poco importerà se sarà a 2 o a 4 zampe.

Un cane o un gatto sono dei validi aiuti e compagni di gioco anche per i bimbi che hanno maggiori difficoltà nel relazionarsi con qualcuno o nell’apprendere. In alcuni ospedali c’è persino la pet therapy proprio per questo.

Inoltre, vedere i bimbi che abbracciano i propri animali e viceversa, è una delle cose più tenere al mondo.

3. Prevenzione patologie

Portare a passeggio il cane e giocare con il proprio gatto per 20-30minuti al giorno, comporta fare un po’ di moto. Un toccasana in ogni stagione perché previene varie patologie: il diabete, la pressione alta, l’osteoporosi, il colesterolo, aiuta scaricare lo stress, favorisce l’ossigenazione dei tessuti, si riduce l’ansia.

Ecco che fare una passeggiata con il proprio cane diventa un elisir di lunga vita. Studi scientifici hanno dimostrato che stare a contatto con un animale domestico rinforza il sistema immunitario di grandi e piccini.

4. Fare amicizia

Chi ha un cane o un gatto fa amicizia con più semplicità. Qualcuno è persino arrivato all’altare grazie alle chiacchiere al parchetto mentre il proprio animale giocava con gli altri. Questo dimostra quanto sia più facile iniziare un’amicizia o qualunque altro tipo di rapporto, quando si è in giro con il proprio cane o si porta il gatto in vacanza. E i rapporti con gli altri fanno bene a mente e corpo.

A proposito di amicizia, molte persone anziane senza la compagnia e il legame con il proprio animale si sentirebbero più sole e meno amate. E questo non va di sicuro a favore della loro salute.

5. Più sicurezza

Un possibile ladro ci pensa due volte prima di entrare a rubare in una casa se al suo interno o nel giardino c’è un cane. E non importa di che taglia sia. Sarà sempre un ottimo deterrente.

Lo è persino quando si va a fare una passeggiata serale. La possibilità che qualche malintenzionato si avvicini è molto bassa.

A tutti piace sentirsi amati in modo incondizionato e loro lo fanno. È vero ogni tanto ci fanno anche arrabbiare, ma basterà un loro sguardo con i loro occhioni, una carezza contro le nostre gambe che li abbiamo già perdonati e abbracciati. Avere un quattro zampe a casa è di sicuro sinonimo di felicità.

21 giugno: giornata mondiale del cane in ufficio

21 giugno: giornata mondiale del cane in ufficio

Una risorsa da utilizzare tutto l’anno

La prima giornata del porta il cane in ufficio si è svolta in Inghilterra verso la fine degli anni ‘90. Infatti è proprio qui è nato il Take Your Dog To Work Day ed era proprio il 21 giugno.

Da qualche anno anche in Italia alcune aziende si stanno rivelando pet friendly. Ovvero hanno dato ai propri dipendenti il via libera per portare il proprio cane sul luogo di lavoro.

Secondo uno studio fatto da Banfield Pet Hospital intervistando più di 1200 persone, avere il proprio animale a 4 zampe sul luogo di lavoro porta dei benefici fino al 95%.

I 4 vantaggi di avere il cane in ufficio

1. Miglioramento della produttività

La concentrazione sul luogo di lavoro, la creatività, la voglia di fare è una diretta conseguenza del portare i cani sul luogo di lavoro.

I cani hanno il potere di creare attorno a loro un ambiente rilassato che favorisce il riuscire a focalizzarsi su ciò che si sta facendo con l’aumento dei propri risultati.

2. Relax, no stress

Una coccola furtiva, una pausa per sgranchirsi le gambe per vedere se il cane si è coricato di nuovo sotto il ficus che c’è nel corridoio, sono tutte azioni che permettono al cervello umano di staccare dallo stress del momento.

Questo ha il potere di essere come un booster di energia per lavorare con più concentrazione appena si torna alla scrivania. In questo momento potrebbe arrivare l’idea o la soluzione che si stava aspettando.

Coccolare il proprio cane, inoltre, aiuta a rilassare la tensione che di solito si accumula su spalle e collo a costo zero. E quando lo stress è basso, ciascuno di noi è più sereno e riesce a lavorare meglio.

3. I colleghi

A volte il clima sul posto di lavoro non è dei migliori. Ci possono essere degli screzi tra colleghi, con il proprio superiore oppure proprio non si riesce a instaurare un rapporto.

Il cane ha il dono di aiutare a creare nuovi rapporti umani che si trasformano in bellissime amicizie perché le persone in un modo o nell’altro, parlano di più tra loro e quindi si conoscono.

Vuoi mettere il farsi una risata in compagnia perché il cane del vicino di scrivania ha appena fatto una faccia buffissima?! O l’andare tutti assieme a prendere un aperitivo a fine lavoro senza l’ansia di rientrare a casa perché il cane è solo?!

È ciò che ci vuole per stroncare delle tensioni tra colleghi, migliorare l’umore del team.

4. Meno ansia e sensi di colpa

A proposito di sensi di colpa. Non tutti hanno l’empatia per capire quanto ti senti in colpa o in ansia per aver lasciato il tuo cane solo a casa. Specie quando stai per uscire da lavoro e rientrare a casa ma c’è stato un imprevisto da risolvere che ti farà tardare.

I lavoratori che possono portare il proprio cane a lavoro, riducono questa fonte di malessere interiore. Sentono di far parte di una famiglia e non solo di un’azienda.

E un’azienda che si prende cura dei suoi dipendenti e dei loro pet, è un’azienda innovativa, stimata perché sa come mettere al centro i propri lavoratori.

Le regole del portare il cane in ufficio

Un ufficio o un altro luogo di lavoro deve essere idoneo alla presenza dei cani. Si devono stabilire delle regole interne che permettano una buona convivenza a tutti quanti perché non ci sono delle leggi al riguardo.

La maggior parte delle aziende ha deciso che:

  • i lavoratori devono essere d’accordo con questa idea
  • i cani possono stare negli uffici con i propri padroni, ciotola, cibo secco o umido, cuccia o cuscino
  • i cani NON possono entrare in sala riunioni, nella mensa o nell’angolo ristoro dell’ufficio e nei bagni
  • devono avere una stanza tutta per sé ove possibile
  • ci deve essere un tempo minimo per far abituare l’animale al nuovo ambiente, ai rumori e alle persone.

Tu puoi portare il tuo cane in ufficio? Raccontaci la tua esperienza!

3 Tattiche contro l’abbandono di animali

3 Tattiche contro l’abbandono di animali

Conseguenze e perché dell’abbandono degli animali

Nel 2018 sono stati 130mila gli animali abbandonati tra cani e gatti. 8 animali su 10 non sanno cavarsela senza il proprio padrone, e pensava che quello fosse amore. Prima di vedere cosa c’è dietro a questo gesto, ecco le conseguenze.

Le conseguenze del gesto

Abbandonare un animale non è solo un atto crudele verso il cane o il gatto. È un qualcosa che ha delle ricadute sociali su tutti.

Incidenti stradali

Una parte dei cani e dei gatti che sono stati abbandonati in tutti questi anni, è causa o vittima di incidenti stradali di varia entità. Non è così raro trovarsi in mezzo alla strada all’improvviso, mentre si è alla guida, un cane o un gatto disorientati che attraversano non consapevoli del pericolo per loro stessi e per gli umani.

Quando ci si accorge dell’animale il primo istinto è evitarlo. Un gesto che spesso porta a delle conseguenze terribili per l’autista e i possibili passeggeri.

Randagismo

Capita che gli animali vengano abbandonati perché hanno un carattere difficile. Durante la loro vita da randagi, diventano un problema per le vie del quartiere, della città o del paese perché attaccano con ferocia le persone che camminano in quelle strade.

Con molta probabilità i cani e i gatti abbandonati non sono stati sterilizzati. Riproducendosi, il numero di quelli senza padrone aumenta, alimentando il circolo vizioso.

Morte di stenti del cane e del gatto

Gli animali lasciati in balia di loro stessi, dopo aver vissuto per qualche tempo al sicuro, cercano di sopravvivere guidati dall’istinto. Non tutti riescono. Specie se malati o anziani. La prima causa della loro morte diventa il fatto di non trovare abbastanza cibo per alimentarsi.

Sanzioni e carcere

L’art. 727 del codice penale sostiene che chi abbandona il proprio animale o non si prende cura delle sue condizioni, è punibile con una multa dai 1.000€ ai 10.000€ e persino l’arresto.

Perché si abbandona il cane o il gatto?

Ci sono tanti perché dietro l’abbandono degli animali.

  • Il cane o il gatto vengono abbandonati perché non si hanno più le possibilità economiche per curarli in caso di malattia.
  • Il proprietario dell’animale è deceduto, ammalato in modo grave o è stato ricoverato presso una struttura in cui gli animali non sono ammessi, e nessuno se ne può occupare.
  • Si regala un cucciolo, in buona fede, ma non si tiene conto del fino a quando la persona che lo riceve, vuole o se ne può occupare.
  • L’arrivo di un figlio in una coppia, in alcuni casi, è un altra ragione per cui il cane o il gatto viene abbandonato. Non si ha il tempo materiale o le risorse di accudire entrambi.
  • C’è chi abbandona intere cucciolate perché non ha provveduto alla sterilizzazione della madre.
  • Chi persino abbandona il proprio cane da caccia perché non è più in forma come un tempo.
  • E poi, la classica giustificazione estiva, si abbandona l’animale perché non lo si vuole portare con sé in vacanza e non si sa a chi affidarlo.

3 Tattiche per evitare di abbandonare il cane e il gatto

Queste motivazioni il più delle volte sono tutte scuse. È vero la vita è imprevedibile e non sempre si può agire in tempo. Ma sono dei casi rari e per lo più comunque risolvibili, se lo si desidera.

Se hai davvero a cuore la salute e il benessere del tuo amico a quattro zampe che ti ha amato senza chiederti nulla in cambio, una soluzione per evitare l’abbandono e garantirgli affetto e una vita al sicuro si trova, per quanto sarà dolorosa la separazione.

1. Veterinario dell’Asl

Non tutti sono a conoscenza del fatto che il veterinario dell’asl, quindi del servizio sanitario pubblico, è una risorsa da utilizzare proprio come i medici per le persone che si affidano alle cure presso del SSN.

Con il veterinario dell’asl, se il tuo cane o il tuo gatto si ammala, potrai farlo curare con una spesa inferiore. Ricordalo se conosci qualcuno che ama il suo animale ma al momento è in difficoltà economica per affrontare le spese mediche private per una patologia momentanea, permanente o per la sterilizzazione.

Informati  presso la tua Asl di riferimento.

2. Strutture pubbliche

Prendiamo ad esempio il caso del padrone anziano che improvvisamente diventa non autosufficiente, dei neo genitori o che non riescono più a occuparsi del proprio animale domestico. In Italia esistono le strutture pubbliche come canili e gattili sicuri.

In questo caso l’animale sarà accudito, voluto bene. Di solito ogni provincia ha un elenco dei canili e gattili pubblici. Se hai problemi nel trovarli, chiedi informazioni alle associazioni territoriali o nazionali che si occupano dei diritti e della tutela degli animali.

Le strutture pubbliche possono essere una soluzione anche per non abbandonare le cucciolate inaspettate.

3. Strutture pet-friendly, dog-sitter, cat-sitter

Negli ultimi anni chi lavora nel settore del turismo ha capito che offrire un servizio in più per i clienti con animali era un vantaggio per tutti. Quindi, puoi organizzare una vacanza con il tuo cane o con il tuo gatto.

Ci sono tantissimi alberghi, b&b, agriturismi, hotel, campeggi che accettano e ospitano il tuo amico con la coda pelosa a prezzi davvero accessibili o gratis.

Se proprio non puoi portare il tuo animale con te perché magari devi viaggiare all’estero o per lui il viaggio è fonte di stress e malessere, se non hai nessun vicino di casa o parente magnanimo che se ne occupi, ci sono delle persone qualificate che si occuperanno del tuo cane o gatto per tutto il tempo con tanto amore: cat-sitter e dog-sitter.

Non ti piace questa soluzione? Ricordati dei canili e gattili. Alcuni offrono dei servizi temporanei adatti a queste situazioni.

E se l’animale abbandonato lo trovo io?

Ti potrebbe capitare di trovare un cane o un gatto abbandonati o che si sono smarriti. Stai attento e procedi con calma. In alcuni casi non sempre si riesce a prendere l’animale, portarlo al sicuro e consegnarlo a chi può occuparsene.

Tieni presente che potrebbe essere molto spaventato, spaesato, aggressivo, affamato e a volte ferito. Se noti che tende a ringhiare e a mettersi una posizione d’attacco, non avvicinarti.

Chiama i vigili del fuoco, la polizia locale, la guardia forestale, carabinieri o l’ente di protezione animali locale. Con tutta probabilità l’animale avrà il microchip e rintracciare il suo indirizzo sarà veloce.

Puoi provare a stabilire un contatto mettendo del cibo per terra e facendogli capire che hai dell’acqua e che non gli farai del male. A questo punto sta a te decidere come comportarti. Oltre a chiamare chi di dovere, una volta chiarito a chi appartiene o non appartiene il cane o il gatto, potresti offrirgli una casa. Fallo solo se sei certo di poterti prendere cura dell’animale senza ripensamenti o abbandoni.

Vicino a te avrai un peloso che ti sarà grato a vita. Ti donerà il suo amore e la sua presenza e sarà un’avventura da raccontare a tutti.

Barboncino: devi sapere che…

Barboncino: devi sapere che…

Barboncino: cane snob a chi?

Nell’immaginario comune si associa il barboncino al concetto di cane altezzoso. Solo perché i suoi antenati hanno frequentato le corti francesi dal ‘600 in poi, non significa che lui lo sia. Anzi, il suo vero carattere ti sorprenderà.

Barboncino

Se non sei una persona attiva, lascia perdere il barboncino. È un cane che ha bisogno di qualcuno al suo fianco a cui piace stare all’aria aperta, giocare, che stimoli la sua intelligenza e non favorisca il poltrire sul cuscino o dentro la cuccia.

Caratteristiche principali

Taglia: può essere nano, toy o medio dove al garrese non supererà i 50cm.
Lunghezza pelo: riccio, fitto e corto.
Vita: fino a 20anni.
Carattere: empatico, frubo, socievole
Toelettatura: per via del suo pelo ricciolino spazzolarlo durante il periodo della muta potrebbe essere un po’ complicato. Se non ci sono controindicazioni da parte del veterinario, potresti fargli il bagno e spazzolarlo in quel momento.

Aiuterai i suoi peli e pelle morta a cadere prima, evitandogli dei pruriti inutili.
In caso non riuscissi a gestire il suo pelo, rivolgiti a un professionista della toelettatura del cane. Non ti preoccupare se quando lo andrai a prendere ti sembrerà cotonato o come se avesse fatto la permanente.

Pregi – Ecco perché scegliere un barboncino

Il barboncino è un cane empatico. Si immedesima nel carattere del suo padrone o con l’aria che si respira nel nucleo familiare in cui è inserito. Se sei un tipo allegro o ti sei svegliato con la luna storta, il barboncino lo sarà di rimando.

Non è un cane attaccabrighe con altri cani e in generale neanche con le persone. Anzi è una delle razze adatte a stare a contatto con i bambini e con gli anziani. Si sente responsabilizzato e farà tutto ciò che è nelle sue possibilità per farli stare al sicuro e a proprio agio.

Sa farsi rispettare ma senza essere sfrontato o aggressivo. Il barboncino adora l’acqua e nuotare. Quindi se stai pensando alle vacanze, punta su di una meta di mare o di lago. Se le vacanze saranno casalinghe una piccola piscina tutta per lui o un tappetino refrigerante l’aiuteranno a sentire meno il caldo e a divertirsi.

Il barboncino è facile da addestrare grazie alla sua intelligenza. Se il cane penserà che gli stai dando un comando che lo possa mettere in ridicolo o in pericolo non ti ascolterà e ti lascerà parlare. In caso di dubbi sul tuo metodo di addestramento, contatta un educatore cinofilo professionista.

In compenso, il barboncino, può imparare nuovi comandi in ogni fascia della sua età. È un valido aiuto per le persone che ad esempio hanno delle difficoltà nel raccogliere degli oggetti da terra, dalle dimensioni non pericolose per il barboncino.

Difetti – Devi sapere che il barboncino

Il barboncino è un cane socievole a cui piace uscire per sgranchirsi le zampe. Quindi se sai che resterai fuori casa per buona parte del giorno e con lui non ci sarà nessuno, questo non è un cane che fa per te, e non importa se avrà un immenso giardino dove correre. Lui o lei, vuole stare in tua compagnia non di quella di un prato.

È un cane che davanti a delle persone che non conosce si fa sentire con il suo abbaio. Tieni conto di questo dettaglio in fase di addestramento. Visto che è un cane molto ricettivo ai nuovi insegnamenti, gli puoi far capire come ci si comporta davanti alle altre persone senza essere pedanti.

La giusta alimentazione del barboncino

Il barboncino non ha particolari esigenze alimentari a meno che non sia intollerante o allergico a qualcosa, ma questo te lo saprà dire solo il veterinario.

Appurato ciò, puoi dargli da mangiare, 2 volte al giorno, del cibo umido, delle crocchette o del cibo fai da te. Sarà lui a farti capire quale gli piace di più. La ciotola di acqua fresca e pulita non deve mai mancare.

Se hai un barboncino, con cosa ti ha stupito in questi giorni? Ti do appuntamento alla prossima razza!

Perché per il gatto il gioco è importante?

Perché per il gatto il gioco è importante?

Per il tuo gatto non è solo un gioco

Adesso ti prendoooo! Sono stato appostato sull’amaca e ti ho tenuto d’occhio studiando un’infallibile strategia per sorprenderti alle spalle. Finto animale non mi sfuggirai!

Hai appena visto una scheggia pelosa passare velocissima mentre rincorreva un qualcosa? È il tuo gatto che gioca. Niente di cui preoccuparsi. Anzi, dovresti porti qualche domanda sul suo stato di salute se non lo facesse.

L’importanza del gioco per il gatto

Il gatto fin da quando è cucciolo barcollante dai miao acuti, gioca con i suoi fratellini e sorelline. Avrà un picco di voglia di giocare da quando sarà un batuffolo peloso fino all’età adulta. Ci sono gatti che restano giocherelloni alla veneranda età di 9 anni.

Il gioco per il gatto è importante perché è un modo per imparare a cacciare, allenare la sua agilità e testare delle tattiche difensive che gli torneranno utili un domani. In pratica non fa altro che assecondare e tenere bello sveglio il suo istinto di cacciatore.

Socializzazione

Il gioco per il gatto è un aiuto persino a livello mentale. L’aiuterà a imparare a socializzare con gli altri gatti o animali.

Buon umore e attività fisica

Come per noi esseri umani, l’attività fisica tiene in forma e stimola gli ormoni del buon umore aiutandoci a scaricare le tensioni e lo stress. Il gioco nel gatto ha le stesse funzioni.

L’aiuterà nello sviluppo e rinforzo muscolare, nella sua naturale agilità, nel tenere alto il suo buon umore e nel non diventare un gatto in sovrappeso o obeso.

Un umore cattivo lo farà annoiare. Come capisci se il tuo gatto ha bisogno di nuovi giochi? Quando sbuca dal nulla e fa una sorta di attentato alle tue caviglie o piedi scambiandoli per un gioco da afferrare con le unghie.

Troppo vecchio per giocare, a chi?

Il micio anziano, vuoi perché ormai non ha più le forze di un tempo, e vuoi perché potrebbe essere sopraggiunto qualche problema di salute, è normale che non abbia più voglia di giocare.

È pur vero che se lo osservi bene, non ha perso il suo smalto da indomito cacciatore quando vede delle lucertole o dei passerotti passargli vicino. Quindi, stimola la sua voglia di giocare mettendogli vicino una pallina che penzola collegata a un filo di lenza oppure un giocattolo che rotola.

Cosa uso per giocare col mio gatto

Ricapitoliamo, il gioco fa bene al gatto perché stimola il suo benessere psico-fisico.
Quindi gioca con lui o lei per 10-15 minuti al giorno o anche per più tempo se ne hai la possibilità, e se è un gatto che per vari motivi esce poco dal vostro appartamento.

I giochi che si sviluppano in verticale come le palestre che sono anche tiragraffi, stimolano la sua agilità e gli danno la sensazione di poter tenere il suo territorio sotto controllo da un’altra prospettiva. Alcuni gatti sfrutteranno i vari cambi di altezza del tiragraffi, per passare dal gioco al divano, ad esempio. Sempre che la distanza lo permetta.

Finti animali che rotolano, topolini che sguizzano, palline da golf o fatte con l’alluminio per conservare il cibo, grandi da non poter essere ingerite. Bottigliette di plastica con un pochino di sabbia o sassolini, sono tra i giochi preferiti del tuo gatto.

Se li passerà di zampa in zampa come se dovesse fare un’azione in area di rigore. Gli salterà sopra dopo averli spinti. Insomma a te sembrerà un po’ folle ma lui/lei si sta divertendo da matti.

Un altro gioco a cui un gatto non sa resistere è tentare di acchiappare una piuma o un altro oggetto, legato a un bastoncino.

Ricordati di lasciargli prendere la finta preda o si sentirà frustrato e non vorrà più giocare.

Occhio alle mani

Quando giochi col gatto non mettere mai in prima linea le dita e le mani potrebbe scambiarle per una possibile preda quando ti avvicini per coccolarlo, dargli da mangiare e spazzolarlo.

I giochi sconsigliati

Ci sono alcuni materiali e oggetti che non sono adatti per giocare con il tuo gatto. Non lasciargli mai vicino delle buste di plastica. Per quando adori nascondersi potrebbero essergli letali. Lasciagli delle scatole in cartone ad esempio quelle delle scarpe.

Quando ha terminato di giocare controlla le condizioni della scatola. Se vedi che ha tentato di morsicarla o è ridotta piuttosto male, falla sparire per il suo bene e trovagliene un’altra.

Bandite palline fatte con il polistirolo, con elastici e stoffa. Potrebbe masticarle e ingerire il materiale pericoloso per la sua salute.

Alcune persone si ostinano a giocare con il gatto utilizzando il laser o la luce della pila. Potrebbe sembrare divertente ma dopo un po’ per il gatto diventa noioso e frustrante perché non ha un qualcosa si materiale da afferrare. Non puntare mai il laser negli occhi.

Tu e il tuo gatto che giochi fate assieme?

Riso soffiato per cani: fa bene o fa male?

Riso soffiato per cani: fa bene o fa male?

Scopri come utilizzare questo carboidrato

Tu cosa ne pensi del riso soffiato per cani? Questo ingrediente divide le persone che preparano la pappa casalinga per il proprio cane. C’è chi lo adora e chi lo ritiene un qualcosa di inutile. Capiamo cos’è il riso soffiato e se è utile al tuo amico con la coda sempre in movimento.

Cos’è il riso soffiato

Il riso soffiato per diventare leggero e poroso e aumentare il suo volume, viene schiacciato con una forte pressione.

Perché è utile al mio cane?

Nella dieta del tuo cane ci devono essere in prevalenza le proteine che derivano dalla carne e dal pesce, per avere muscoli forti, sani e le energie per muoversi. Poi a seguire i carboidrati e le fibre.

Il sistema digerente del cane non è strutturato per digerire e metabolizzare i carboidrati complessi come facciamo noi umani. Il riso soffiato è una soluzione che gli permette di introdurre dei carboidrati nella sua dieta, ma con moderazione dato che non devono superare la percentuale delle proteine.

I vantaggi del riso soffiato

Rispetto a pasta e pane, il riso soffiato ha il potere di saziare il cane con un certo anticipo rispetto a pane e pasta, perché occupa più spazio. Inoltre, il riso soffiato è più facile da digerire.

Ogni quanto dare i carboidrati

Il cane mangia 2 volte al giorno. Esclusi gli snack extra se è stato bravo in qualcosa. Nella sua ciotola per ogni pasto ci saranno proteine, carboidrati e fibre. In quali dosi? Il cane deve mangiare una quantità pari al 3% del suo peso totale.

Faccio un esempio. Il tuo cane pesa 10kg. Mangerà 300gr. di cibo diviso in 150gr. a pasto.

75Gr saranno proteine (agnello, pollo, cinghiale, pesce, uova). Gli altri 75gr saranno metà carboidrati, ovvero riso soffiato; e metà fibre ad esempio carote, zucchine, piselli o frutta. Se metti patate, riduci la quantità di riso soffiato visto che le patate sono carboidrati.

Non dimenticare che in ogni caso la quantità di carboidrati varia anche in base alla fascia d’età in cui si trova il cane, alla sua taglia, se è attivo e si muove tutto il giorno o se il massimo del suo movimento è spostare il suo cuscino sul raggio di sole in casa o in giardino, per addormentarsi non appena lo raggiunge.

Cambia se ha problemi di salute o all’apparato digerente, e qui il parere del veterinario è legge.

Come dargli il riso soffiato

Ci sono due modi: a secco o ammorbidito nell’acqua.
Il primo è elementare. Lo prendi dalla busta e lo versi nella sua ciotola con il resto del pasto.

Il secondo ha un passaggio in più: bagnarlo con acqua tiepida o con il brodo dove hai cotto le verdure o la carne.

Il mio cane mangia solo crocchette, posso dargli il riso soffiato?

Non tutti hanno la fortuna e il tempo di poter preparare qualcosa con le proprie mani per il proprio amico a quattro zampe. In questo caso le crocchette o il cibo umido vengono in soccorso e tra i più apprezzati abbiamo crocchette gusto bufalo e scatoletta gusto cinghiale.

marpet equilibria bufalo mangire secco cane

marpet equilibria cinghiale mangiare umido cane

 

 

 

 

 

Quindi se il cane è abituato a mangiare con alimenti già pronti non aggiungere riso soffiato. Ogni confezione e/o porzione è già bilanciata con tutti i nutrienti di cui il cane ha bisogno. Aggiungendo riso soffiato andresti a dargli dei carboidrati inutili per il suo organismo, anzi lo farebbero ingrassare, e non è un bene.

Il tuo cane mangia riso soffiato o non gli piace? Scrivilo nei commenti.

Gatto dell’isola di Man: devi sapere che…

Gatto dell’isola di Man: devi sapere che…

Gatto dell’isola di Man per gli amici gatto Manx

Il gatto Manx proviene dalla mitica isola di Man in mezzo al mare d’Irlanda. La nascita della sua razza è un susseguirsi di leggende tramandate nei secoli.

Gatto Manx

Il gatto Manx non ha la coda. Può averne una mini dovuta alle ultimissime vertebre sacrali, oppure una quasi normale da 3cm ma arricciata che ricorda quella dei coniglietti. Questa caratteristica è data da una mutazione genetica della colonna vertebrale.

Caratteristiche principali del gatto Manx

Taglia: media, massiccia e un po’ tarchiata.
Lunghezza pelo: il pelo del gatto Manx ha 2 lunghezze: corta e lunga.
Entrambe le lunghezze hanno un doppio strato e restano lucide alla vista.
Vita: tra gli 8 e i 14 anni.
Carattere: intelligente, docile, tranquillo ma giocherellone. Difende il suo territorio dagli estranei umani di cui non si fida.
Toelettatura: il manto del Manx di entrambe le lunghezze, si tiene pulito spazzolandolo una volta a settimana.

Spazzolalo una volta in più nel periodo della muta. In questo modo i peli che ha perso gli daranno meno fastidio e anche la sua cuccia o cuscino resteranno più puliti, e in casa non ci saranno peli felini volanti.

Pregi – Ecco perché scegliere un gatto Manx

Il gatto Manx adora muoversi. Non si scatenerà dentro casa aggrappandosi alle tende come Tarzan e non lo ritroverai sul mobiletto del bagno, ma se hai un giardino sarà più che felice di saltare da un albero all’altro e di mettere alla prova le sue abilità di cacciatore super agile.

Adora girare per i tetti ed esplorare nuovi territori. Non ti preoccupare se vedi che gira per il quartiere, sta tenendo d’occhio il suo territorio. Tornerà sempre da te, ti adora. Ti adora sul serio, non solo perché gli riempi la ciotola. È un gatto molto legato alla sua famiglia.

Se non hai un giardino, una palestra, un tiragraffi e dei giochi da fare assieme a te lo renderanno il gatto più felice del mondo.

Con la giusta pazienza saprà andare d’accordo anche con gli altri animali presenti in casa.

Difetti – Devi sapere che…

Il gatto di Manx di per sé è un gatto sano senza particolari problemi di salute che vive a lungo.

Tuttavia i cuccioli del gatto Manx nei primissimi mesi, possono soffrire della Manx Syndrome o sindrome dell’isola di Man.

Ovvero una mutazione genetica della colonna vertebrale del micio. Può causare spina bifida, gravi problemi al sistema nervoso, vescica, intestino e stomaco. Quando la patologia è molto aggressiva vi è persino la morte dei cuccioli.

Se ti capita di adottare un gatto di questa razza, di qualunque età, portalo dal veterinario per accertarti del suo stato di salute generale.

Il gatto Manx non ama stare solo per troppo tempo.

La giusta alimentazione del gatto Manx

Il gatto Manx mangia sia il cibo umido che le crocchette. È un gatto attivo quindi non tenderà a diventare obeso. Anzi le sue zampe toniche hanno bisogno delle proteine per avere le giuste energie.

Lasciagli sempre a disposizione una ciotola di acqua fresca e ogni tanto, premialo con degli snack.

Hai un gatto Manx, com’è vivere con lui o lei?